Adesso otto pazienti psichiatrici vivranno in una "casa aperta".
C'è una nuova casa casa sulle rive del Trasimeno per i pazienti psichiatrici. Si tratta dell'unità di convivenza «Il Lago», avviata a Passignano dalla cooperativa sociale Work 2000 in convenzione con la Asl 2 e la locale amministrazione comunale in via Lucertini. La casa può accogliere contemporaneamente fino a otto soggetti con disturbi psichici, con conservate o già recuperate capacità di autonomia individuale, assistiti da tre operatori e da una psicologa. «Si tratta di un altro prezioso punto fermo del nostro patrimonio sociale — ha sottolineato il sindaco Claudio Bellaveglia al taglio del nastro — che rappresenta la nostra vicinanza e prossimità a situazioni che richiedono la comprensione e l'impegno di tutti. La nostra comunità dinanzi ai problemi del disagio psichico non si gira dall'altra parte, ma vuole prestare attenzione e assicurare la propria collaborazione». A SPIEGARE il funzionamento del progetto è stato Gianfranco Salierao, responsabile del Centro di salute mentale del distretto del Trasimeno della stessa Asl, confermando che «questa struttura era necessaria per la psichiatria di quest'area, in quanto attraverso questa struttura quelle persone che hanno già compiuto un percorso terapeutico potranno completare il loro recupero. Prima i pazienti del territorio dovevano essere accolti o ricoverati altrove, mentre ora possono riprendere la loro vita nel tessuto sociale di provenienza, dove vivono anche le loro famiglie». NELLA DELIBERA di convenzione con la cooperativa presieduta da Marcello Roggi, la Asl ha inoltre evidenziato che questa struttura porterà anche ad un risparmio per il servizio sanitario nazionale (la retta giornaliera è stata fissata in 70 euro più iva omnicomprensive), anche se l'aspetto più importante è quello che gli ospiti potranno compiere l'ultima parte del loro percorso riabilitativo in una casa e non in una struttura ospedaliera. Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, anche Antonio De Pascalis, direttore del Csm di Perugia, il vicesindaco Ermanno Rossi e l'assessore comunale ai Servizi sociali Luca Briziarelli.
